Cosmopoli

I Medici e il sogno di una fortezza inespugnabile
L’origine di un nome, il mito di una città imprendibile: i forti e le mura di Portoferraio

Dragut e Cosimo I

Prendete Turghud Alì detto Dragut, uno dei corsari più temibili dell’intera storia della pirateria, e immaginatelo al largo di Portoferraio, mentre cannoneggia le sue imponenti fortificazioni.
L’uomo che era stato il terrore del Mediterraneo e del Tirreno dovette arrendersi davanti alla resistenza indomita dei ferraiesi, ben protetti dalle costruzioni militari volute da Cosimo I Granduca di Toscana, l’inventore della Portoferraio moderna, che proprio lui volle chiamare, appunto, Cosmopoli.

Le fortificazioni

Portoferraio ha una conformazione che già la predispone alla difesa: due promontori a picco sul mare, un braccio di terra che chiude ‘a chiocciola’ il porto interno.

A questa dote naturale Cosimo I aggiunse ben tre forti, disegnati dalla mano e dal genio di Giovan Battista Bellucci e Giovanni Camerini: il Forte Stella a difesa delle scogliere settentrionali, il Forte Falcone a guardia sulla collina più alta di Portoferraio, e il Forte della Linguella quasi sul filo del mare, a difesa del porto.

Il fossato

Sul fronte di terra vennero poi erette bastioni e mura difensive che resero Portoferraio una delle roccaforti a guardia dei traffici del mar Tirreno.

L’ultimo, decisivo atto di questa prodigiosa fortificazione ci sarà nel 1600 con lo scavo del fossato che separerà Portoferraio da tutto il resto dell’Isola.
Parola dell’ammiraglio Nelson: Portoferraio è una fortezza imprendibile.

L’Arsenale

Ma l’opera di Cosimo I non si limitò solo alla costruzione di una rete difensiva a prova di pirata.
Il Granduca, infatti, come è noto fondò l’ordine dei Cavalieri di Santo Stefano per arginare l’onda feroce della pirateria turca. Tracce evidenti di questa permanenza che non poco influì nello sviluppo della città, si vedono ancora presso la Caserma De Laugier, un tempo Convento di San Salvatore, oppure presso l’arsenale della Galeazze, officina navale fiore all’occhiello del Granduca.

Vieni a scoprirla!